Lo zootropio: all’origine dell’animazione

I giochi dei nostri nonni danno la possibilità di toccare con mano quanto tutta la tecnologia attuale, fatta di bit e pixel, altro non è se non l’evoluzione di oggetti prodotti da una cultura per materici e artigianale.
Lo zootropio è un dispositivo ottico pre-cinematografico che ci fà capire come l’animazione, sia l’interazione tra una serie di immagini, la loro velocità e una fessura, un punto di vista.
Tutto questo al di là degli schermi, delle timeline e dei proiettori, riducendola al grado più primitivo e al punto stesso avanguardistico.

Un pò di link utili:

  • Per chi ne volesse costruire uno in un piovoso pomeriggio di pioggia, qui ci sono le istruzioni.
  • Se proprio non puoi evitare di utilizzare codici e controller invece clicca qui.
  • Alessandro Panzetti è un architetto italiano che, tra le molte sperimentazioni con le geometrie, realizza anche degli incredibili zootropi.
  • Ci sta anche una TED Talk che ne parla

La realtà aumentata nel taschino

Oscar Falmer ha sviluppato un interessate progetto che aggiunge la realtà aumentata al “tradizionale” biglietto da visita.
In questo video lo vediamo in azione.

Di sicuro Falmer ha utilizzato questo progetto più come strumento per il suo marketing personale, che come reale prodotto da commercializzare, visto che ad oggi le applicazioni reader di realtà aumentata non sono ancora installate su tutti i cellulari.
Forse ad oggi, se non si vogliono perdere importanti contatti, è ancora meglio utilizzare il tradizionale biglietto dove è l’inchiostro che parla, ma non c’è dubbio che da qui a poco le cose potrebbero cambiare, visto l’impennata del mercato della AR.
Per gli appassionati di numeri, qui ci sono un po’ di statistiche sulla crescita dei mercati che ruotano intorno alla realtà aumentata.

Se proprio si vuole aggiungere un tocco di tecnologia sul biglietto da visita, ci si può inserire un qr code, visto che ormai ogni applicazione di cattura fotografica, la fotocamera del cellulare, li riconosce e li legge in automatico.

Basta creare un qr code che contenga in dati personali in formato v-card, comporlo nella grafica del biglietto, puntarci la camera del cellulare, salvare, e il gioco è fatto: il nuovo, importantissimo contatto è nella rubrica.
Provare per credere!

 

 


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